Vocabolario del cittadino sostenibile: risorse e riserve

Spesso sentiamo parlare di risorse e riserve in discorsi ambientali ed economici come se fossero sinonimi. In verità hanno due significati abbastanza differenti tra loro. Una risorsa è un bene disponibile ed utilizzabile per il nostro fabbisogno, rinnovabile dopo l’utilizzo; una riserva è un bene che andrebbe preservato o utilizzato con parsimonia perché non è un bene rinnovabile. L’interscambio nel linguaggio comune dei due termini è dovuto soprattutto alla concezione umana di rapportarsi con questi beni: sui tempi geologici ogni bene è rinnovabile, ma sui tempi del consumo umano non è così. Il petrolio (un esempio a caso) è una risorsa che si ottiene con un ciclo di milioni di anni tramite processi geologici, così come per la formazione di giacimenti minerari. Per questo motivo è più giusto riferirsi alle riserve petrolifere e minerarie piuttosto che alle risorse. Solitamente viene utilizzato il termine ‘risorse’ quando questi beni sono già stati estratti e sono disponibili all’utilizzo.

Tutti i beni sono potenzialmente sia risorse che riserve. Queste due proprietà sono legate tra loro, infatti sono le riserve a rendere disponibili nel tempo le risorse. Prendiamo ad esempio un bene prezioso come l’acqua. Essa è presente in grandi quantità sul pianeta, ma l’acqua dolce e potabile ne rappresenta solo una piccola parte. La risorsa disponibile è l’acqua dei fiumi e delle falde acquifere mentre la riserva è l’acqua dei ghiacciai montani che si rinnovano in inverno e durante il resto dell’anno rendono disponibile acqua potabile. Se i ghiacciai fondessero, non ci sarebbe più acqua disponibile. Se consideriamo un allevamento o un campo agricolo, questi ci forniscono risorse alimentari. Ogni anno conserveremo dei capi di bestiame e dei semi per poter rigenerare le risorse. Se dovessimo macellare tutti i capi di bestiame o mangiare tutti i semi, quell’allevamento e quel campo non potrebbero più fornire alcuna risorsa.

Per questo è importante mantenere le riserve il più possibile intatte: senza riserve non avremo più risorse disponibili. Inoltre, intaccare una riserva per avere più disponibilità di risorsa, è possibile solo nell’immediato. Nel futuro invece, più una riserva viene erosa, meno risorsa sarà disponibile naturalmente; ed è un circolo vizioso perché ci induce a prelevare sempre di più dalle riserve, finendo per renderci ricchi oggi ma poveri domani. Il concetto di sviluppo sostenibile vuole renderci coscienti proprio di questo! È egoistico voler ottenere tutto oggi e sempre di più, quando un domani -fra qualche anno o per la futura generazione- ci saranno sempre meno beni disponibili, consumando fino all’esaurimento delle riserve stesse.

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