I pilastri della Terra sostenibile [1]

Volendo dare alla sostenibilità delle basi fisiche su cui basarsi, ci si può riferire a tre pilastri fondamentali che ne sostengono il concetto. Questi tre elementi sono il tempo, i limiti fisici e le relazioni, definiti dalle leggi della termodinamica [2]. Facciamola il più semplice possibile. Il sistema Terra, come tutti i sistemi, per funzionare ha bisogno di una sorgente di energia e di un luogo dove liberarsi degli scarti, definito pozzo di scarico. Se si trattasse di una persona o un qualsiasi sistema vivente, la sorgente di energia sarebbe il cibo mentre il pozzo di scarico… beh, si riesce ad immaginare quale sia! Per la Terra la sorgente è il Sole, il pozzo di scarico è l’universo nel quale vengono riflesse le radiazioni in eccesso [3]. Queste sono le relazioni che intercorrono tra il sistema, la sorgente e l’ambiente esterno al sistema (in questo caso: Terra, Sole ed universo).
Gli organismi viventi per vivere utilizzano in modo diretto o indiretto l’energia del Sole: i vegetali attraverso la fotosintesi e gli animali attraverso la catena alimentare. Ma se la fonte energetica solare può essere considerata illimitata, lo stesso non vale per la materia e le risorse. Prima o poi, che si tratti di cibo, di metalli o di terreno, le risorse finiscono perché hanno un limite. Perché un sistema possa funzionare deve tener presente questa limitatezza. Se un sistema familiare ha delle scorte di cibo invernali che esaurisce a capodanno, i mesi a seguire non avrà di che sfamarsi e il sistema arriverà al collasso (oppure al divorzio!).
Il tutto non avrebbe motivo di essere discusso, se non in un’ottica di passaggio del tempo. Un’azione per essere sostenibile, deve essere ripetibile nel tempo alle stesse condizioni. Coltivare un terreno e fertilizzarlo con gli scarti naturali del campo è un processo che consente nel tempo di avere sempre un campo coltivabile. Utilizzare risorse non rinnovabili come il petrolio, soprattutto ai ritmi della società odierna, non è sostenibile perché ci vorranno molti milioni di anni prima che quelle quantità di petrolio siano nuovamente disponibili. Per questo, la sostenibilità è un concetto antropocentrico. Prima o poi si formerà del nuovo petrolio nella crosta terrestre, ma non in tempi umani, bensì in tempi geologici.
Relazioni, limiti fisici e tempo, costituiscono i pilastri fondamentali dei sistemi sostenibili.

  • Pulselli F.M., Bastianoni S., Marchettini N. e Tiezzi E. La soglia della sostenibilità – quello che il PIL non dice. Donzelli Editore, Roma, 2011.
  • Tiezzi E., Tempi storici, tempi biologici. Garzanti, Milano 1984.

 


[1] Riferimento al romanzo di Ken Follett, I pilastri della Terra, pubblicato nel 1989

[2] Brevemente, la prima legge della termodinamica afferma che l’energia dell’universo è costante. La seconda legge della termodinamica afferma che non è possibile trasformare tutta l’energia in lavoro ma che parte di essa si degrada senza poter essere mai più recuperata, tendendo all’equilibrio termodinamico (entropia massima).

[3] La Terra è un sistema chiuso, cioè è in grado di scambiare con l’universo solo energia. Un sistema aperto come un essere vivente, scambia con l’esterno energia e materia.

 

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