L’insostenibile leggerezza del (mal)essere [1]

Parliamoci chiaro. Alla domanda –ma alla fine, che cos’è la sostenibilità?– se il vostro interlocutore vi fornisce subito di primo acchito una risposta precisa, o sta ripetendo a pappagallo qualcosa di imparato a memoria o non ha veramente capito di che cosa si parla. Sarebbe più normale incespicare, balbettare e poi dire –boh non lo so! Aspetta che cerco su Wikipedia!-.
Il concetto è piuttosto elusivo, soprattutto perché la sostenibilità non si può misurare. Non potendo misurarla è difficile darle una interpretazione, una definizione. È più facile però misurare la non sostenibilità, come allontanamento da uno status ideale.
Facciamo un paragone. Se non sto bene, se mi sento accaldato e influenzato, misuro la febbre con il termometro. La temperatura misurata dallo strumento mi indica quanto sto male [2], cioè quanto mi allontano dalla temperatura corporea ideale di 36 gradi. Al contempo, non esiste uno strumento medico in grado di dirmi quanto sto bene! Possiamo determinare dei valori di range entro i quali dovremmo rientrare (temperatura corporea, colesterolo, globuli bianchi, pressione…) ma sarà solo allontanandosi da questi valori che sapremo di non stare più bene.
Per la sostenibilità vale lo stesso! Ci si può porre dei limiti, come per l’utilizzo di una sostanza pericolosa al di sotto di una certa soglia, superata la quale il suo uso diventa insostenibile. Ma il valore soglia è davvero sicuro? Sotto quello ‘si sta bene’? Non ci può essere una soglia sicura e la mancanza di dati non fa una prova certa.
Una possibilità per definire la sostenibilità, è affiancare il concetto ad un campo di applicazione: sostenibilità ambientale, sostenibilità economica, mobilità sostenibile, agricoltura sostenibile, eccetera. Si arriva quindi alla fine a definire il concetto di sviluppo sostenibile come la capacità di soddisfare i bisogni della generazione presente senza compromettere la possibilità alle generazioni future di soddisfare i propri.
Di sviluppo sostenibile ci saranno ancora tante parole da spendere. Indubbiamente, tutte quelle di questo blog!

  • FM Pulselli, S. Bastianoni, N. Marchettini e E. Tiezzi. La soglia della sostenibilità – quello che il PIL non dice. Donzelli Editore, Roma, 2011.
  • WCED, Our Common Future, Oxford University Press, Oxford-New York 1987.

 


 

[1] Gioco di parole tratto dal titolo del romanzo di Milan Kundera, L’insostenibile leggerezza dell’essere, pubblicato nel 1984

[2] Il termometro misura la temperatura corporea. E’ poi il medico a stabilire, interpretando il dato, lo stato di salute del paziente. Il termometro in sé non fornisce nessuna interpretazione della misura.

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